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C’è in atto uno studio di lavoro per mettere mano in modo profondo a quello strumento denominato “studi di settore” affinché non sia più uno strumento solo per l’accertamento fiscale ma diventi un indicatore destinato a favorire la “compliance” del contribuente.

Il progetto di revisione presentato dal SOSE (Soluzioni per il sistema pubblico e privato) e Agenzia delle Entrate alle associazioni di categoria punta a incentivare l’adeguamento spontaneo attraverso sistemi premianti a favore delle aziende e dei professionisti più virtuosi con benefici  in termine di un minor tempo per ottenere i rimborsi fiscali, l’esclusione di alcuni tipi di controlli e una riduzione dei tempi di accertamento. In attesa della riforma vera e propria, l’agenzia delle Entrate ha pubblicato sul sito istituzionale le bozze dei modelli per gli studi di settore da utilizzare per il prossimo anno riferiti al 2016. La novità più importante è data dalla semplificazione nella compilazione del modulo con un taglio drastico delle informazioni richieste ai contribuenti. Questo comporterà un duplice vantaggio: minor tempo per il contribuente ad individuare e collocare i dati richiesti e una minore possibilità di compiere errori nella compilazione del modello. 

22-09-2016
LA REDAZIONE DI AVED
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