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Il processo digitale avviato qualche anno fa dalla Pubblica Amministrazione seppur a piccoli passi si va sempre più delineando nei vari comparti ministeriali.  Nella giustizia, dopo due anni dall’avvio del processo civile, dal 1° gennaio del 2017 prenderà il via anche il processo amministrativo telematico (Pat) per i procedimenti davanti al Tar e al Consiglio di Stato le cui regole generali di funzionamento sono state approvate mediante D.L. 117 del 3 agosto scorso e che

andranno a sostituire il vecchio processo cartaceo. Per il primo anno e fino al 1° gennaio 2018,  la carta non sparirà definitivamente in quanto rimarrà obbligatoria la presentazione della “copia di cortesia”. La sperimentazione del Pat è partita dal 10 ottobre scorso e  interesserà esclusivamente i ricorsi depositati, in primo o secondo grado, e durerà fino al 30 novembre 2016. La regola di funzionamento delle comunicazioni poggia sulla Pec (posta elettronica certificata), tuttavia se un privato chiamato in causa dal giudice non ne dispone, può essere autorizzato ad appoggiarsi al sito istituzionale.